Preghiera Ecumenica di Pasqua: un cammino di unità

Giovedì 10 Aprile, alle 20.45, nella chiesa del Gesù di via Primo Tatti 14 a Como, si terrà un momento di preghiera ecumenico in preparazione alla Santa Pasqua che, in questo 2025, sarà celebrata nello stesso giorno da tutte le Chiese cristiane, il prossimo 20 Aprile.

Accanto alla Diocesi di Como, saranno presenti i rappresentanti delle Chiese ortodosse (del Patriarcato di Bucarest e del Patriarcato di Mosca) e delle Chiese evangeliche (Valdese e Pentecostale). Interverrà anche il Vescovo di Como, il cardinale Oscar Cantoni.

Don Teresio Barbaro, responsabile diocesano dell’Ufficio diocesano per il dialogo ecumenico e interreligioso, ci aiuta a comprendere il significato di questo momento: «Papa Francesco, aprendo l’anno Giubilare della Speranza, ha messo a fuoco quelli che egli stesso definisce “appelli per la speranza”. Fra quelli individuati ci sono i 1700 anni dalla Celebrazione del primo grande concilio Ecumenico di Nicea (325). In quella sede vennero dibattute grandi questioni teologiche, in un contesto storico in cui si stavano diffondendo le tesi eretiche di Ario, che negava la natura pienamente divina di Gesù. Un altro punto importante su cui Nicea si sofferma – e, ahimè si ferma – è la datazione della Celebrazione della Pasqua. Papa Francesco, nella Bolla di indizione del Giubileo, scrive: “…vi sono ancora oggi posizioni differenti, che impediscono di celebrare nello stesso giorno l’evento fondante della fede. Per una provvidenziale circostanza, ciò avverrà proprio nell’Anno 2025. Possa essere questo un appello per tutti i cristiani d’Oriente e d’Occidente a compiere un passo deciso verso l’unità intorno a una data comune per la Pasqua” (Spes non Confundit, 17). Da qui, è nato, nel Gruppo Ecumenico diocesano, il desiderio di vivere un momento di preghiera e di memoria della Pasqua condiviso fra le diverse confessioni di fede cristiana presenti sul nostro territorio. Quest’anno la data della Pasqua, che sarà domenica 20 aprile, è comune alle diverse confessioni cristiane, secondo una coincidenza di calendario. Il momento pensato per giovedì 10 aprile diventa, dunque, il modo più giusto per fare nostre le parole di San Paolo, per cui il Cristo è il Signore Risorto di tutta la cristianità, rispondendo a un richiamo conciliare e alla precisa volontà di Papa Francesco. Nicea, il Giubileo della Speranza, la Pasqua condivisa diventano occasioni propizie per rileggere una storia che ci precede e che ci chiama a percorrere strade di dialogo, in pieno stile sinodale».

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